FBA sta per “Fulfillment by Amazon”: è un servizio offerto da Amazon ai venditori per aiutarli a gestire il loro inventario, il magazzino, le spedizioni ed il servizio clienti.
Chi utilizza il servizio FBA spedisce i suoi prodotti al centro di distribuzione di Amazon. Lo staff di Amazon si occupa di immagazzinare i prodotti, imballarli e spedirli direttamente al cliente quando verrà fatto l’ordine. In parole semplici: tu vendi, Amazon spedisce.
Il venditore non deve preoccuparsi della gestione del post vendita: nel caso ci siano delle spedizioni arrivate in ritardo o problemi nel trasporto, la responsabilità ricadrà su Amazon, così come eventuali feedback negativi non avranno effetto sul venditore.
Il venditore deve semplicemente spedire i propri prodotti al fulfillment center di Amazon. Sarà poi Amazon a monitorare le movimentazioni e a fornire ai clienti le informazioni per il tracking. Si occuperà inoltre del servizio clienti e della gestione dei resi.
FBA non è solo per gli ordini effettuati su Amazon ma anche per gli ordini che provengono da altre piattaforme o dal proprio sito di ecommerce.
Quali sono i vantaggi di essere un venditore FBA? Sicuramente il fatto che i prodotti rientrano nella categoria Prime e sono quindi visualizzabili prima degli altri. Le vendite potenziali possono aumentare perché, si sa, i membri Prime spendono in media di più.
I venditori FBA di solito hanno tassi di conversione più alti perché il loro prodotto viene percepito dai clienti come se fosse venduto direttamente da Amazon stesso, creando un senso di fiducia nel consumatore.
Amazon FBA è consigliabile per i venditori che hanno un elevato volume di vendite.
Ricordiamoci però che il venditore paga una fee mensile/annua per il servizio di Amazon FBA. Inoltre, i costi di trasporto fino al fulfillment center sono a carico suo.
Il venditore deve, quindi, considerare questi costi aggiuntivi che influiscono sul suo margine e questo deve essere valutato al momento della scelta del prezzo da proporre ai clienti.
Amazon addebita i costi anche per lo spazio occupato nel magazzino ogni mese. Questo è un problema soprattutto per i prodotti che hanno lunghi tempi di immagazzinaggio.
Ci sono dei casi in cui sono previsti prezzi aggiuntivi di spedizione o stoccaggio: ad esempio per gli articoli oversize o gli articoli che permangono nel magazzino per più dei sei mesi e soprattutto in base al periodo dell’anno (il costo è maggiore nel periodo sotto Natale).
FBM, invece, significa “Fulfillment by Merchant”: il venditore ha il controllo su tutto il processo di vendita.
I processi di inventario, immagazzinaggio e spedizione sono gestiti dal venditore stesso, che usa quindi le proprie risorse ed è il responsabile di ogni aspetto. Questo è vantaggioso per i venditori che preferiscono avere il controllo di ogni fase e che non vogliono correre il rischio di subire ritardi/problemi nella consegna procurati da Amazon.
Tuttavia, dovrà essere lui in grado di evitare ritardi nelle spedizioni e dovrà rispondere immediatamente agli ordini e gestire in tempo reale i feedback dei clienti.
L’essere un venditore FBM non preclude l’entrata nella categoria Prime ma è ovviamente molto più difficoltoso rispetto all’FBA.
Non dovendo pagare i costi per il servizio FBA, chi usufruisce del servizio FBM può sicuramente aumentare i suoi margini di profitto. Per il venditore è quindi molto importante contenere i costi delle proprie spedizioni, dato che questi sono in capo a lui, anche se è difficile per lui sfruttare le economie di scala di cui gode Amazon che gestisce grandi volumi e riesce ad ottenere prezzi bassissimi per le consegne in 24 ore.