l’importanza di scrivere un contratto per il libero professionista

Oggi voglio darti un consiglio spassionato: quando apri la partita iva come libero professionista, ricordati che tra le prime cose da fare c’è quella di mettere per iscritto una bozza di contratto che potrai far firmare al tuo cliente tutte le volte che ti verrà affidato un nuovo lavoro.

Infatti, prima di iniziare un lavoro per qualcuno, sia esso un privato, un’azienda o un altro libero professionista come te, è bene scrivere un bel contratto che contenga le condizioni che fanno parte dell’accordo stabilito con il tuo cliente.

Per la precisione, questo tipo di contratto si chiama “lettera di incarico”. A questo contratto va allegata anche un’informativa sulla privacy in cui spieghi al cliente come e per cosa utilizzerai i suoi dati sensibili (es. esclusivamente allo scopo di eseguire l’incarico oppure anche per fini commerciali).

Non è necessario che il contratto sia complesso e articolato, ciò che conta è che ci siano contenute in modo chiaro e completo tutte le condizioni che hai pattuito: qual è il lavoro che andrai a svolgere, le modalità, le tempistiche, il compenso (ricordati di specificare lordo/netto), modalità di pagamento, indirizzo pec di entrambi (può servire per future comunicazioni ufficiali, come disdette/revoche del mandato o recupero crediti, al posto di inviare raccomandate con ricevute di ritorno), indicazione degli estremi della tua polizza assicurativa.

Ebbene sì, anche se per certi tipi di attività professionali non è richiesta una particolare copertura assicurativa, a volte può essere fondamentale avere una RC professionale per coprirti dai rischi della tua attività. Ovviamente, essendo un libero professionista, dovrai pensarci tu e provvedere autonomamente anche a questo, se non vorrai trovarti in futuro scoperto da eventuali danni patrimoniali e di responsabilità civile.

Chiusa questa piccola parentesi.

Quando si è alle prime armi si fa spesso l’errore di fare tutto verbalmente (l’ho fatto anch’io purtroppo i primi tempi), questo accade o per inesperienza o perché si pensa che sia troppo complicato o impegnativo mettersi a scrivere due righe o per eccesso di fiducia nei confronti del nostro cliente, che il più delle volte agli inizi è un nostro parente o conoscente, oppure ancora per imbarazzo.

Niente di più sbagliato! All’inizio del mio lavoro ci sono cascata anch’io e mi sono ritrovata in situazioni che non augurerei mai a nessuno: incomprensioni con il cliente, tempo speso in lunghe email e raccomandate per recuperare i propri compensi e alla fine soldi mai più visti, oltre che rapporti interpersonali andati in rovina.

Comprendo che può essere una seccatura spendere del tempo da dedicare alle carte e al lato burocratico ma ti garantisco che in futuro ne comprenderai il valore. Ti tutelerà e inoltre mostrerai di essere molto più professionale. Qualsiasi persona quando compra un bene o un servizio, tu compreso, vuole avere chiarezza delle condizioni di acquisto e si sente più sicuro quando ha un documento scritto davanti.

Ricordati che il contratto va scritto in duplice copia, un originale per te e un originale per il tuo cliente. Consulta sempre un professionista di fiducia prima di procedere, così potrà dargli un’occhiata e consigliarti nel caso mancasse qualche clausola fondamentale o ci fosse qualche modifica da apportare.

Se il contratto ti viene proposto, invece, direttamente dai tuoi clienti (ad esempio un’azienda) sappi che a volte potrà capitare che ti diranno che i loro contratti sono standard e quindi non modificabili. Purtroppo, a volte alcune clausole imposte da loro potrebbero essere vessatorie nei tuoi confronti. Per questo motivo, prima di accettare, leggi con calma una copia della bozza e chiedi sempre un parere ad un esperto.

Nel nostro studio ci teniamo a verificare anche questo per la tutela dei nostri clienti così da avvisarli per tempo (e non quando la frittata è fatta).

Mi raccomando!

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